Agenda 2030 obiettivo 12: consumo e produzione responsabile

Obiettivo 12 Agenda 2030: modelli sostenibili di consumo e produzione

Le risorse naturali sono fondamentali per la vita di tutti, indispensabili per il benessere e per lo sviluppo della società. È quindi importante portare avanti una gestione sostenibile delle risorse naturali a nostra disposizione, in un contesto di preservazione degli ecosistemi e della biodiversità.

Nel 2022 la popolazione mondiale ha raggiunto 8 miliardi di persone e si stima che salirà a 9,6 miliardi entro il 2050. Per supportare questa crescita in maniera sostenibile è importante migliorare sempre più il modello di produzione e le abitudini di consumo.

Per quanto riguarda la produzione, un approccio responsabile può essere portato avanti dalle imprese che si impegnano nella riduzione dei consumi energetici, nell’aumento dell’uso di materiali riciclati e in generale nella riduzione del proprio impatto ambientale.
Per contenere i consumi è necessario usare efficientemente le risorse e ridistribuirle in modo equo tra la popolazione per ridurre gli sprechi alimentari, idrici ed energetici.

Infografica con evidenza dell'obiettivo 12 dell'Agenda 2030

Obiettivo 12 Agenda 2030: consumo responsabile

Un consumo responsabile e consapevole delle risorse naturali è necessario per garantirne la salvaguardia e per contenere gli sprechi. Sono numerose le iniziative portate avanti da Acea in diversi ambiti a supporto dell’SDG 12 dell’Agenda 2030. 

Economia circolare

Da anni il Gruppo Acea, tramite la società Acea Ambiente, è impegnato nello sviluppo di soluzioni legate all’economia circolare. L’obiettivo è quello di tutelare le risorse e alimentare nuovi cicli produttivi per creare un circolo virtuoso capace di rigenerarsi.

Fra queste, il processo di compostaggio permette di valorizzare i rifiuti organici con la produzione del compost che può essere utilizzato come ammendante e fertilizzante in agricoltura.

Acea gestisce alcuni impianti di compostaggio, ad Aprilia, il più grande del Lazio, a Sabaudia, Orvieto e Monterotondo Marittimo, il più grande in Toscana a digestione anaerobica, dove viene prodotto compost di qualità dal trattamento dei rifiuti organici da raccolta differenziata, dal verde e dal recupero di fanghi da depurazione delle acque.

In alcuni poli impiantistici di Acea, come ad esempio quello di Orvieto, sono presenti impianti di produzione di energia alimentati da biogas prodotto dal processo di digestione anaerobica dei rifiuti. L’energia prodotta e non utilizzata in loco viene immessa nella rete di distribuzione elettrica.

Inoltre, per la gestione dei rifiuti organici di grandi utenze Acea ha creato Acea Smart Comp, un innovativo progetto che utilizza mini-impianti di compostaggio dotati di sensori per trasformare direttamente in loco i rifiuti umidi in compost. Questo nuovo approccio permette di annullare la distanza tra il luogo di produzione del rifiuto e quello in cui avviene il suo trattamento con il conseguente abbattimento delle emissioni dovute al trasporto.

Un ruolo importante è ricoperto anche dalla termovalorizzazione, riconosciuta come strumento necessario per progredire verso un'economia circolare, poiché consente di recuperare la quota di rifiuti indifferenziati evitandone il conferimento in discarica e generando energia. Acea è ad oggi l’operatore di riferimento nel centro Italia con gli impianti di Terni e San Vittore. Attraverso questo processo è possibile generare energia elettrica a partire dalla combustione dei rifiuti, riducendo allo stesso tempo il volume dei materiali di scarto conferiti in discarica. 

Infografica su Obiettivo 12 dell'Agenda 2030 ed economia circolare

Valorizzazione, trattamento e trasformazione dei rifiuti

Acea Ambiente è tra i principali operatori in Italia nell’ambito della gestione, del trattamento e della trasformazione dei rifiuti, con impianti nel centro e nord Italia.

In linea con il suo impegno nello sviluppo sostenibile Acea Ambiente si occupa della selezione, del riciclo e del recupero di diversi materiali, tra i quali carta, ferro, legno, plastica e metallo oltre a scarti di produzione e imballaggi. Lo smaltimento e il recupero riguardano i rifiuti urbani (pericolosi e non) provenienti dalla raccolta differenziata dei cittadini, di enti e di industrie. Le società del settore Ambiente di Acea si occupano inoltre delle attività di depurazione di acque reflue industriali e del trattamento dei rifiuti liquidi non collettate tramite il sistema fognario. Le attività di depurazione delle acque reflue urbane sono gestite dalle società del Servizio Idrico Integrato del Gruppo nelle regioni in cui operano.

Con l’obiettivo di ampliare sempre più la propria capacità di intervento nella gestione del ciclo di rifiuti Acea utilizza tecnologie avanzate e sviluppa progetti con università, istituti di ricerca e imprese del settore della circular economy.

Certificati di sostenibilità

A conferma del proprio impegno per la tutela dell’ambiente e per la riduzione dell’impatto ambientale il Gruppo Acea ha ottenuto alcune importanti certificazioni relative al sistema di gestione ambientale.
Inoltre, due progetti di Acea Ambiente hanno ricevuto il Premio EMAS Italia 2022 come migliori esempi di economia circolare: il primo nell’ambito del trattamento dei rifiuti della termovalorizzazione; il secondo progetto – in collaborazione con l’Università della Tuscia – ha dimostrato come il concime minerale sintetico possa essere sostituito con il compost di qualità proveniente dagli impianti.

Come ridurre il consumo di energia e l’impatto ambientale

Ridurre il consumo di energia e l’impatto ambientale in un’ottica di economia circolare è, come abbiamo visto, tra gli obiettivi principali del Gruppo Acea.
Per quanto riguarda l’acqua, ad esempio, l’attività costante di efficientamento delle reti di distribuzione e la ricerca e recupero delle perdite assicurano la tutela di questa fondamentale risorsa.
Anche per la rete di distribuzione di energia elettrica Acea investe nelle infrastrutture per renderle sempre più resilienti e flessibili, in ottica di efficienza energetica. Inoltre, Acea offre servizi per la riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati e per le comunità energetiche rinnovabili.

Materiali biodegradabili e materiali compostabili

Secondo la definizione fornita dall’Unione Europea rientrano nei rifiuti biodegradabili tutti quei rifiuti che "hanno natura tale da poter subire una decomposizione fisica, chimica, termica o biologica grazie alla quale la maggior parte del composto si decompone in biossido di carbonio, biomassa e acqua".
I materiali biodegradabili sono quindi destinati a dissolversi nelle materie che li compongono in condizioni ambientali naturali, grazie all’azione di agenti come piante, animali, batteri, sole o acqua.
Un materiale compostabile invece è in grado di dissolversi completamente e autonomamente mediante il processo di compostaggio (decomposizione biologica), che lo trasforma appunto in compost, cioè in fertilizzante.
Un materiale compostabile, quindi, è anche biodegradabile, mentre non è sempre vero il contrario. 

Come essere consumatori responsabili

Anche il singolo cittadino può svolgere ogni giorno semplici azioni volte a ridurre il proprio personale impatto.
Per quanto riguarda il risparmio idrico si possono ridurre gli sprechi ad esempio chiudendo bene i rubinetti, curandone la manutenzione, usando i riduttori di flusso, prediligendo la doccia al bagno e quando possibile riciclando l’acqua già utilizzata.
Per il consumo energetico invece basta monitorare l’utilizzo degli elettrodomestici, evitando utilizzi non necessari. Per esempio, è buona norma utilizzare lavatrici e lavastoviglie solo se a pieno carico; non impostare una temperatura del frigorifero troppo bassa ed evitare di tenerlo aperto troppo a lungo; lo stesso principio vale per il forno che va aperto il meno possibile durante la cottura in modo da non disperdere inutilmente il calore.


L’obiettivo comune è quello di tutelare le nostre risorse e avere un approccio sempre più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

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