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- Cosa lega due falchetti ad Acea?
Roma, 1999. In una stanza del palazzo Acea squilla un telefono.
“Pronto?”
“Buongiorno, sono Giacomo Dell’Omo, presidente di Ornis Italica, un’associazione di volontari e ricercatori che da anni si occupa della salvaguardia degli uccelli. Volevo proporvi un’iniziativa: mettere delle cassette nido sopra i tralicci dell’alta tensione.”
Così è iniziata la collaborazione tra Acea e l’Associazione Ornis Italica per proteggere e tutelare il falco pellegrino e gli uccelli selvatici. I tralicci infatti sono un ottimo punto di nidificazione perché inaccessibili ai predatori e se circondati da un habitat incontaminato possono trasformarsi in nidi ospitali. In particolare, il progetto si focalizzò sulla nidificazione del Gheppio, un piccolo falco presente nelle campagne e nelle nostre città, ed ebbe notevole successo misurato da un rapido aumento della popolazione nidificante a Roma e dintorni.
Dopo qualche anno si fece largo in Acea l’idea di perseguire un obiettivo di tutela della biodiversità ancora più sfidante: la facilitazione della nidificazione del falco pellegrino.
Il progetto prese le mosse dalla possibilità di sfruttare i serbatoi idrici sopraelevati disseminati in tutta Roma per posare cassette nido. I falchi pellegrini prediligono i luoghi alti, inaccessibili e con ampia vista sull'orizzonte; era quindi ragionevole pensare che queste importanti strutture idrauliche, alte fino a 90 metri sul livello di campagna, potessero rappresentare il luogo perfetto per la nidificazione del falco pellegrino.
Per dieci anni ho passato tutti gli inverni cercando quell'inquieto fulgore, la passione improvvisa e la violenza che i pellegrini fanno sbocciare nel cielo. Per dieci anni ho cercato, lassù, quell'ancora che morde le nubi, quella balestra scagliata nell'aria
J.A. Baker, Il Falco pellegrino
Con l'intento di salvaguardare la biodiversità animale, il primo tentativo di facilitare la nidificazione del falco pellegrino fu fatto sulla torre piezometrica delle sorgenti dell’acqua Vergine presso la tenuta di Salone, una zona verde ad est della città di Roma. Nel gennaio 2010 fu montata una cassetta nido a circa 80 metri di altezza sul piano di campagna. Con grande sorpresa ed entusiasmo dei ricercatori di Ornis, dopo pochi giorni la cassetta fu occupata da una giovane coppia di falchi pellegrini che girovagava da tempo in zona, trovando nel nido ospitalità e protezione. Ebbe così inizio la bella storia di Alex e Vergine, seguita da migliaia di persone in tutto il mondo attraverso www.birdcam.it: una webcam che regala curiosi dettagli di vita quotidiana ripresi nel nido. Uno su tutti la deposizione delle uova.
I falchetti hanno scelto le due torri dell’imponente struttura in acciaio come punto strategico per scrutare i dintorni alla ricerca di possibili prede, soprattutto piccioni e storni.
L’aumento del numero di nidi di falco pellegrino censiti dagli studiosi è un indicatore formidabile per la città di Roma: dopo aver rasentato per molti anni lo zero, nel 2019 il loro numero è arrivato a 10-12 coppie, rappresentando la più importante area di nidificazione urbana per la specie in Italia e, probabilmente, in Europa.
Un dato significativo che, insieme alla storia del nido di Salone, insegna a tutti come lo sviluppo tecnologico e il progresso, se perseguiti in modo sostenibile, possono convivere con la natura.
Nel 2023 Acea ha continuato alcune attività di monitoraggio nell’area delle sorgenti dell’Acqua Vergine in cui si è verificata la nascita e la crescita di altri Falchi Pellegrini.
SI tratta di dati significativi che insegnano a tutti come lo sviluppo tecnologico e il progresso, se perseguiti in modo sostenibile, possono convivere con la natura.
Il glossario dei falchetti
Inanellamento: è una pratica che consiste nell’apporre un piccolo anello di plastica o alluminio attorno alla zampa di uccelli, soprattutto selvatici, per poterli identificare in seguito.
Pullo: “prole inetta”, ovvero i piccoli appena nati che hanno bisogno di cure da parte dei genitori per diversi giorni prima di involarsi.
Ornitologia: ramo della zoologia che ha come oggetto di studio gli uccelli.
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