Il nostro business interessa da vicino la vita delle persone.
Assicuriamo ai cittadini i servizi essenziali per la vita quotidiana.
Presenti nel territorio e vicini a voi
Gestiamo l’acqua. Distribuiamo energia. Vendiamo energia elettrica e gas. Valorizziamo i rifiuti. Con un obiettivo: generare valore per le persone e per il territorio in cui operiamo.
Oggi l’innovazione tocca da vicino la vita di ogni cittadino.
Acea vede nell’innovazione la leva per essere più efficienti, per aumentare la qualità di vita delle nostre persone, per migliorare i servizi ai cittadini e al territorio. Da qui nasce la nuova cultura dell’innovazione in Acea: una cultura aperta, condivisa, partecipativa.
Siamo un Gruppo al servizio del territorio e del cittadino.
Questo ruolo ci rende responsabili nei confronti di tutti i nostri stakeholder dei rilevanti impatti che produciamo a livello economico, sociale e ambientale. Per questo il nostro Piano di Sostenibilità si integra con il Piano industriale.
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Le nostre storie
Tecnologia, sostenibilità e sviluppo dei talenti: raccontiamo Acea tramite le nostre persone, i progetti e le iniziative per comunità e territorio.
Nata nel 1909 come azienda al servizio della città di Roma, nel corso del tempo Acea è cresciuta fino a diventare una delle multiutility di riferimento nel panorama italiano.
Innovazione, tecnologia e sostenibilità
Nel 2018 l’avvio del Piano Industriale conferma una forte spinta agli investimenti infrastrutturali sia nel settore idrico che nel settore elettrico. Tecnologia resiliente e innovazione, con una attenzione particolare allo sviluppo sostenibile per l’ambiente e le persone.
Il 12 gennaio 2018 si stipula l’accordo tra Acea e Open Fiber per lo sviluppo di una rete di comunicazione a banda ultra larga nella città di Roma: un servizio innovativo per tutta la città. Nel 2019 Acea entra nel settore della distribuzione del gas e approva il nuovo Piano Industriale 2019-2022 con forte accelerazione nella crescita. Si pongono le basi per la realizzazione della seconda linea dell’acquedotto del Peschiera che metterà in sicurezza il fabbisogno idrico della Capitale.
Nuovo percorso di crescita
Nel 2017 vengono identificate le fondamenta e gli obiettivi strategici su cui basare il percorso di crescita attraverso il Piano Industriale 2018-2022. Nello stesso anno Acea gestisce una delle più gravi crisi idriche. Il grande impegno profuso, attraverso interventi di manutenzione straordinaria della rete idrica, ha garantito la continuità del servizio alla cittadinanza anche grazie ad una campagna di sensibilizzazione per la gestione responsabile della risorsa che ha reso l’azienda promotrice di una cultura di sostenibilità, in un’ottica di collaborazione virtuosa con gli utenti. Il Restyling del logo proietta Acea nel mondo digitale.
Verso un'azienda sempre più digitale
Viene introdotto il sistema Work Force Management (WFM), una piattaforma informatica digitale che consente di coordinare e monitorare in tempo reale tutte le attività del Gruppo Acea. Nasce MyAcea, l’area riservata online che consente di gestire, da un unico account, le utenze di acqua, luce e gas in modo semplice e veloce, senza la necessità di recarsi allo sportello.
Il nuovo marchio e l’ingresso nel mercato estero
Nel 2000 Acea entra nel mercato estero con la costruzione e concessione di un impianto idrico a Lima. Nel 2001 Acea acquisisce la rete Enel di distribuzione elettrica romana. Nel 2001 Acea, a capo di un raggruppamento di imprese, si aggiudica in Campania la gestione del servizio idrico integrato dell’Ato 3 Sarnese-Vesuviano e, in Toscana, dell’Ato 2 (Pisa) e dell’Ato 6 (Grosseto-Siena). Nel 2002 vince la gara dell’Ato 3 (Firenze) e fa sua anche quella per la gestione dell’Ato 5 Lazio Meridionale - Frosinone.
La quotazione in Borsa
Nel 1991 il Comune trasforma Acea in Azienda speciale e il 1° gennaio 1998 prende il via la SpA. Dal 19 luglio 1999 Acea SpA è quotata in Borsa e attiva un intenso processo di societarizzazione. Nel 1993 entra in esercizio il centro idrico Eur. In attuazione della legge Galli Acea viene individuata come soggetto gestore del servizio idrico integrato dell’Ato 2 del Lazio. Nel 1996 è operativa la nuova centrale a ciclo combinato di Tor di Valle.
La depurazione e la cogenerazione
Nel 1985 Acea acquisisce la gestione della depurazione delle acque reflue della capitale. Nel 1984 entra in funzione la centrale di cogenerazione di Tor di Valle che produce energia termica per il teleriscaldamento domestico del quartiere Torrino Sud. Nel 1989 assume la gestione dell’illuminazione pubblica. Nel 1989 Acea cambia nome in Azienda comunale dell’energia e dell’ambiente.
La nascita di un grande sistema acquedottistico
Acea continua a ottimizzare il sistema di distribuzione: costruisce ricevitrici, centri di trasformazione e avvia il telecontrollo della rete elettrica. Si rafforza l’impegno nel settore idrico e si bonificano le borgate. Nel settembre 1976 viene approvato il piano Acea di risanamento idrosanitario e di illuminazione stradale di 82 borgate romane. Nel 1979 nasce il sistema acquedottistico Peschiera-Capore, uno dei più grandi d’Europa.
Si rafforza la posizione nel settore idrico-potabile
Nel 1962 l’Azienda si trasferisce nella sua sede principale a piazzale Ostiense. Continua in tutta la città di Roma il potenziamento dell’illuminazione pubblica. In seguito alla scadenza della concessione alla Società Acqua Pia Antica Marcia, il consiglio comunale di Roma affida ad Acea la gestione dell’acquedotto Marcio. Il 7 novembre il Tribunale delle Acque conferma Acea come gestore del servizio idrico-potabile della Capitale.
I piani dell’Azienda per la città
Il 30 marzo 1953 il Consiglio capitolino approva il piano Acea per l’autosufficienza elettrica e per migliorare il sistema idrico cittadino tra cui: nuove centrali e ricevitrici elettriche, centri idrici, completamento dell’acquedotto del Peschiera, ricerca di nuove falde acquifere e costruzione di altri acquedotti. In previsione delle Olimpiadi romane del 1960, Acea modernizza gli impianti di illuminazione pubblica della città.
La guerra e la faticosa ripresa
L’8 maggio 1940 viene inaugurata la centrale idroelettrica di Salisano costruita in una caverna lungo il percorso dell’acquedotto del Peschiera. Nel corso della guerra gli impianti di produzione elettrica subiscono ingenti danni, ma i tecnici aziendali riescono a riattivarli in breve tempo. Entro la fine del 1945, l’ex Agea, ora Acea – Azienda comunale dell’elettricità e delle acque - assicura una regolare erogazione elettrica. Nel 1949 entra in servizio l’acquedotto del Peschiera.
L'acquisizione del servizio idrico
Per la crescente richiesta di elettricità dovuta al rilevante incremento demografico ed edilizio della città, nel 1931-1933 l’Aeg potenzia la centrale Montemartini. Il 2 settembre 1937, con effetto dal 1° gennaio dello stesso anno, il Governatorato di Roma affida la gestione degli acquedotti comunali, la costruzione e la gestione dell’acquedotto del Peschiera all’Aeg che cambia denominazione in Agea, Azienda governatoriale elettricità e acque.
La costruzione delle centrali
Nel 1926 l’Aem assume la denominazione di Aeg, Azienda elettrica del Governatorato di Roma. I lampioni della città ammontano a quasi 18mila, circa 13mila in più del 1915, ed è potenziata la centrale di Castel Madama. Un anno dopo a Mandela entra in esercizio un’altra centrale idroelettrica, la Galileo Ferraris.
La nascita dell'AEM
Nasce l’AEM, l’Azienda Elettrica Municipale, del Comune di Roma, con l’obiettivo di fornire energia per l’illuminazione pubblica e privata. Nel 1912 viene inaugurata la Centrale di via Ostiense che sarà successivamente intitolata all’assessore al Tecnologico della Giunta Nathan, Giovanni Montemartini.