Piazza del Campidoglio a Roma: l’etimologia e Palazzo Senatorio

Piazza del Campidoglio a Roma è una delle piazze più famose e iconiche della città e deve il suo nome alla testa del guerriero di nome Tolo rinvenuta durante gli scavi per la fondazione del tempio di Giove Capitolino. Progettata da Michelangelo Buonarroti nel XVI secolo, è stata costruita sul colle Capitolino, uno dei sette colli di Roma, prescelto per ospitare i primi insediamenti romani. Luogo simbolo del potere politico, sin dal XII secolo ospita il Palazzo Senatorio, sede del Comune di Roma e del suo Senatore, e oggi della rappresentanza di Roma Capitale.

Descrizione e storia della Piazza del Campidoglio

Piazza Campidoglio è stata progettata da Michelangelo, che diede avvio ai lavori nel 1536.  

La piazza già ospitava la statua equestre di Marco Aurelio, risalente al II secolo d.C., e successivamente accolse il Palazzo dei Conservatori e il Palazzo Nuovo, entrambi risalenti al Rinascimento e oggi sedi dei Musei Capitolini.

Piazza del Campidoglio: il disegno di Michelangelo

Tra il 1534 e il 1538 Michelangelo Buonarroti ridisegnò completamente la piazza del Campidoglio, facendola volgere verso il Foro Romano, simbolo del centro politico della città. 

Ebbe l’idea di costruire un nuovo palazzo per chiudere la prospettiva verso la basilica di Santa Maria in Aracoeli e di pavimentare la piazza eliminando lo sterrato. Inoltre progettò anche la scalinata della Cordonata e la balaustra che si affaccia sulla sottostante piazza d’Aracoeli. La statua equestre di Marco Aurelio venne spostata da Piazza San Giovanni al centro della piazza disegnata da Michelangelo.

La statua equestre di Marco Aurelio

Risalente al II secolo d.C. la statua di Marco Aurelio è l’unica tra le statue bronzee rimaste pressoché intatte dopo il crollo dell’Impero Romano d’Occidente e per questo non solo rappresenta un importante documento storico ma è stata anche presa come modello per tutte le opere d’arte a cavallo.  

Dal 1990 la statua è custodita nel Palazzo dei Conservatori per preservarla dal degrado dovuto agli agenti atmosferici e nella piazza è stata collocata una copia priva della doratura presente nell’originale.

La chiesa romana sul Campidoglio

L'antica Basilica di Santa Maria in Aracoeli, situata sulla sommità settentrionale del colle capitolino, originariamente chiamata Santa Maria in Capitolio, è stata costruita nel VI secolo ed è stata ristrutturata nel XIII secolo. 

La sala rossa del Campidoglio, la camera ardente e la sala protomoteca

La Sala Rossa del Campidoglio è chiamata così per il colore delle sue tappezzerie e dei tappeti, è il luogo più ambito per celebrare i matrimoni civili nella città di Roma. L’altra sala altrettanto importante è la Protomoteca, utilizzata per allestire la Camera Ardente di diverse personalità italiane che hanno avuto un ruolo nella cultura, nello sport o nella politica del Paese.

L’illuminazione del Campidoglio

La nuova illuminazione del Campidoglio è stata realizzata da Acea, in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina e della Soprintentenza Archeologica (MIBACT).  

Il nuovo impianto è composto da 566 lampadine a LED che illuminano il Campidoglio, i Musei Capitolini, la piazza antistante, i portici ed una delle molte fontane di Roma, la fontana della Dea Roma.  

Inoltre Acea ha realizzato l’illuminazione della Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio, ubicata in Piazza Venezia. L’intervento ha previsto l’illuminazione della facciata, del portico e della loggia superiore.  

Il flusso luminoso è stato orientato verso le volte a crociera evidenziandone la struttura. Il bassorilievo di San Marco emerge dalla profondità dello spazio con tutti i suoi dettagli, evidenziato da due apparecchi appositamente dedicati.

Acea: da anni illuminiamo la bellezza di Roma

Acea illumina il Campidoglio
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Curiosità

Roma Caput Mundi

Il Campidoglio, fra i sette colli dell’antica Roma, diventò sede di importanti edifici di culto come il Tempio di Giove Capitolino, venerato insieme alle altre due divinità della triade capitolina, Giunone e Minerva. Una leggenda narra che venne trovato un cranio umano con la faccia integra, per alcuni il teschio del condottiero etrusco Aulo Vibenna, per altri la testa di una statua, forse della Dea Tarpeia, dea della guerra e della morte. In questi casi a quel tempo si interpellavano gli auruspici, i sacerdoti che interpretavano le viscere degli animali sacrificati, che giunsero alla conclusione che la testa indicava che Roma sarebbe diventata “caput mundi”, la capitale del mondo.

Il tesoro del Campidoglio

Un’altra leggenda racconta di un fantomatico tesoro nascosto sotto l’antico santuario: oggetti preziosi, oro e argento che però, nonostante le ricerche, gli scavi e le demolizioni che hanno interessato la zona, non sono mai stati ritrovati.

Musei capitolini

I Musei Capitolini hanno un importante primato: sono considerati i primi musei pubblici al mondo. La loro storia ebbe inizio nel 1471, quando papa Sisto IV della Rovere decise di donare alla città un gruppo di statue bronzee di grande valore simbolico: la Lupa, lo Spinario, il Camillo e la testa colossale di Costantino, con il globo e la mano.  

Venne scelto il Campidoglio, centro della vita amministrativa e religiosa dell’Antica Roma, per ospitare queste preziose opere. Con gli anni la collezione crebbe molto e venne distribuita tra il Palazzo Nuovo e il Palazzo dei Conservatori. L’apertura al pubblico avvenne nel 1734, grazie a papa Clemente XII Corsini, che scelse di acquistare la collezione di antichità dal cardinale Albani, per metterla a disposizione del popolo romano.

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