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Se proiettiamo la nostra quotidianità in un ipotetico 2050 immaginiamo di muoverci in una realtà urbana intelligente: una società che gestisce i servizi in maniera integrata per facilitare la vita delle persone grazie al digitale.
Il processo di trasformazione verso la città intelligente è già in atto da alcuni anni. In Europa nel 2012 è stata lanciata l’iniziativa della Commissione Europea “Smart Cities and Communities European Innovation Partnership” per coordinare gli investimenti nelle aree urbane per sostenere i progetti nel campo dell'energia, dei trasporti e delle tecnologie dell’informazione e telecomunicazione (ICT).
Negli ultimi anni la transizione verso la smart city ha subito un’accelerazione. Il modo di affrontare la quotidianità in un contesto completamente nuovo sta aprendo la strada, infatti, a tre grandi cambiamenti.
Nel nuovo modo di concepire la città si guarda a stili di vita che agevolano le relazioni e un migliore equilibrio tra vita privata e professionale, grazie all’utilizzo combinato degli strumenti digitali a disposizione, dell’accessibilità alla rete e della mobilità più intelligente ed efficiente.
Nelle smart city, proprio parlando di mobilità sia pubblica che privata, è tutto più sostenibile, supportato da una capillare rete di stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Acea, ad esempio, è coinvolta nello sviluppo della mobilità elettrica e prevede l’installazione entro il 2024 di oltre 2.200 colonnine di ricarica, di cui la maggior parte nella città di Roma.
I quartieri come mini-città interconnesse per la fruizione dei servizi e l’accesso ad aree verdi per il tempo libero, raggiungibili a piedi o con mezzi green, sono i punti chiave per rendere gli spazi urbani sempre più a portata d’uomo.
Questi elementi riprendono “La ville du quart d’heure” ideata del professore della Sorbona di Parigi Carlos Moreno. È una città in cui tutto ciò di cui si ha bisogno si può raggiungere in soli 15 minuti, a piedi o in bici. Un’impostazione di città in cui la persona è al centro e il quartiere rappresenta un ecosistema autosufficiente in cui il tempo è ottimizzato, le persone vivono il territorio e la vita lavorativa e privata sono in equilibrio.
In una città in costante evoluzione sono le infrastrutture – in particolare digitali ed elettriche – che la rendono sostenibile e intelligente.
Acea è impegnata in prima persona nel favorire la transizione energetica e digitale verso un modello di sviluppo più sostenibile. Punta sul rafforzamento della produzione energetica da fonti rinnovabili supportata dall’evoluzione tecnologica della rete di distribuzione, con investimenti dedicati a migliorarne la resilienza e ad offrire sempre più servizi al cittadino.
Nell’affrontare il tema della smart city bisogna considerare tutti gli attori che la compongono, cogliendo le opportunità offerte da digitalizzazione e sviluppo sostenibile.
Il coinvolgimento di privati, delle aziende, di startup e del pubblico in generale consente di raccogliere e mettere a sistema idee e progetti, nella consapevolezza che una città veramente smart chiama in causa i vari interlocutori per trasformare il carattere e la vivibilità dei suoi spazi.
È fondamentale, quindi, il ruolo di primo piano delle utility, che grazie a competenze ed esperienza, possono intercettare nuove opportunità di business, coniugare le esigenze dei vari attori e operare concretamente sui territori.
Acea, attraverso importanti investimenti in sostenibilità e innovazione, punta a contribuire attivamente nell’accelerazione della transizione verso le smart city.
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