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Secondo uno studio di McKinsey & Company, entro il 2050 l’elettricità prodotta da fonti energetiche alternative potrebbe rappresentare quasi il 50% del consumo globale di energia. Molti grandi player del settore puntano sulla produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili: una scelta dettata principalmente dal voler contribuire a trovare una soluzione al cambiamento climatico. L’energia idroelettrica è oggi considerata fondamentale per la transizione da combustibili fossili a forme di approvvigionamento da risorse rinnovabili. Al momento in Europa la potenza complessiva di rinnovabili installata ha raggiunto i 650.000 MW e l’idroelettrico rappresenta il valore più alto tra le fonti rinnovabili, avendo raggiunto i 222.000 MW (seppur con un trend di crescita ridotto nell’ultimo decennio a differenza di altre fonti come il solare che è cresciuto con un tasso molto elevato). L’Italia è tra i Paesi con il numero più alto di impianti: la potenza installata ha raggiunto i 18.900 MW e circa il 15% del fabbisogno energetico nazionale viene infatti coperto utilizzando questa tecnologia.
L’idroelettrico sfrutta la potenza dell’acqua per generare elettricità.
Già in antichità alcune popolazioni utilizzavano la corrente dei fiumi per il funzionamento dei mulini e per l’irrigazione dei campi. Oggi l'energia idroelettrica può essere prodotta attraverso un bacino naturale o artificiale che con uno sbarramento impedisce al flusso d'acqua di disperdersi. La risorsa conservata viene quindi convogliata a grande velocità all’interno di grandi condutture che la portano a valle dove all’interno dell’impianto sono collocate le turbine.
Acea è proprietaria di sette centrali idroelettriche. Tra i diversi impianti, la centrale di Salisano è considerata un capolavoro tecnologico: è stata infatti realizzata “in caverna”, attraverso la costruzione di gallerie all’interno dello sperone calcareo e ha inoltre la caratteristica di utilizzare l’acqua proveniente dal sistema acquedottistico Peschiera-Capore, uno dei più grandi acquedotti del mondo a trasportare soltanto acqua di sorgente. Mentre la Centrale idroelettrica Galileo Ferraris di Mandela da gennaio 2020 vanta una rinnovata infrastruttura tecnologica che ha permesso un efficientamento energetico tale da ottimizzare l’utilizzo dell’acqua e sfruttarla quindi al 100%.
La decarbonizzazione e lo sviluppo delle fonti rinnovabili è un tema centrale di tutti i documenti programmatici italiani ed europei (Green Deal Europeo, PNIEC, PNRR). In tale contesto Acea Produzione, la società del Gruppo Acea che si occupa della produzione di energia e calore, si è mossa rinnovando e ammodernando le proprie centrali, sviluppando sistemi di controllo da remoto sia per gli impianti sia per le dighe.
Francesco De Bellis, Responsabile centrali idroelettriche
La presenza nel settore idroelettrico è parte di una più ampia strategia di sostenibilità che vede il Gruppo Acea fortemente impegnato nel contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. In particolare:
Gli investimenti di Acea nel settore idroelettrico negli ultimi anni, si concentrano sull’ammodernamento e digitalizzazione degli impianti e sulla sicurezza delle infrastrutture ad essi connessi. Tali investimenti si inseriscono in una più ampia strategia del Gruppo finalizzata alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
Francesco De Bellis, Responsabile centrali idroelettriche
Oltre alla consolidata presenza nel settore idroelettrico, Acea ha infatti avviato un percorso di crescita anche nel comparto fotovoltaico.
Tutelare l’ambiente significa oggi prendersi cura di ogni aspetto della nostra vita, presente e futuro. L’energia idroelettrica, una perfetta armonia tra tecnologia e sostenibilità, rappresenta una delle attività utili a preservare, in ottica green, i territori che viviamo.
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