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Il Palatino, uno dei sette colli di Roma, si erge maestoso tra il Tevere e il Foro Romano, incastonato tra Quirinale, Viminale, Campidoglio, Aventino, Celio ed Esquilino. La sua posizione centrale e la vicinanza al fiume lo rendevano, sin dai tempi antichi, un luogo di incontro e scambio, oltre che un luogo di controllo strategico. Oggi il colle Palatino è un museo a cielo aperto che conserva tesori tra i più preziosi della Roma Antica.
La leggenda narra che Roma fu fondata da Romolo proprio sul colle Palatino, il 21 aprile del 754 a.C.. Infatti, gli scavi hanno portato alla luce capanne e tombe dell’età del Ferro che documentano la presenza di un villaggio, proprio nel luogo dove la tradizione collocava la casa di Romolo.
Augusto scelse il colle Palatino come luogo della propria abitazione e successivamente alcuni degli imperatori romani più illustri vi costruirono le loro residenze, tra cui le Domus Tiberiana, Transitoria e Aura, Flavia, Augustana e Severiana.
La Domus Tiberiana venne costruita nel luogo in cui si trovava la casa natale dell’imperatore Tiberio e poi ampliata da Caligola, Nerone e Domiziano, che la fece restaurare. Oggi la parte ben conservata è quella che si affaccia sul Foro Romano, lungo la via identificata con Clivus Victoriae. Nel XVI secolo su quello che rimaneva del Palazzo Imperiale vennero realizzati gli Orti Farnesiani, voluti dal cardinale Alessandro Farnese, che incaricò il Vignola di disegnarli.
Nota come la prima residenza di Nerone, la Domus Transitoria, arricchita da materiali pregiati e da splendide pitture, stucchi e marmi, venne distrutta dall’incendio del 64 d.C e sostituita in seguito dalla Domus Aurea.
Il nome deriva dal fatto che la residenza permetteva di “transitare” dai possedimenti imperiali del Palatino a quelli del vicino Esquilino. Del complesso monumentale sono ancora riconoscibili alcuni degli ambienti, tra cui lo spazio che accoglieva il suggestivo ninfeo, il triclinio destinato al riposo e allo svago dell’imperatore, sovrastati oggi dalle fondamenta della Domus Aurea.
Dopo il devastante incendio del 64 d.C. che distrusse gran parte del centro di Roma, l'imperatore Nerone iniziò la costruzione di una nuova residenza, famosa per il suo sfarzo e grandiosità, nota come Domus Aurea. I nuclei principali del palazzo si trovavano sul Palatino e sul colle Oppio. La reggia era composta da una serie di edifici separati da giardini, boschi, vigne e un lago artificiale, situato nella valle dove oggi sorge il Colosseo. L'enorme complesso comprendeva bagni con acqua normale e sulfurea, diverse sale per banchetti. Dopo la morte di Nerone, i suoi successori cercarono di cancellare ogni traccia dell'imperatore e del suo palazzo e oggi le parti visitabili della Domus Aurea sono quelle situate sul colle Oppio.
Durante l’Impero di Domiziano (81-96 d.C.), l’architetto Rabirio costruì sul colle Palatino un complesso di edifici che comprendevano la Domus Flavia, la Domus Augustana e lo stadio Palatino. La Domus Flavia era l’area pubblica, e aveva funzione di rappresentanza, legata alle udienze imperiali e alle salutationes, in cui i cittadini potevano entrare nel palazzo per portare i loro saluti all’imperatore. Le salutationes imperiali si svolgevano nell’ambiente centrale, l’Aula Regia, dove, nell’abside semicircolare, era collocato il trono dell’imperatore. Ai lati dell’Aula Regia si disponevano due ambienti: la Basilica e il Larario, la prima ospitava le riunioni dell’imperatore con i suoi consiglieri e il secondo era il luogo adibito al culto delle divinità protettrici della famiglia imperiale. Il centro della Domus Flavia era un grandissimo peristilio rettangolare un cortile circondato da porticati, dove nel lato meridionale vi era la grandiosa sala da pranzo imperiale, la cosiddetta Cenatio Iovis.
La Domus Augustana venne costruita in seguito alla Domus Flavia, alla fine del I secolo d.C., con lo scopo di accogliere la residenza privata dell’imperatore. Situata ad oriente della Domus Flavia, era composta da stanze piccole alternate ad ambienti ampi, tutti disposti intorno ai peristili, per distinguersi della parte pubblica del Palazzo che invece presentava pochi ambienti di grandi dimensioni. La costruzione era distribuita su due livelli: la parte settentrionale della Domus Augustana, organizzata intorno ad un grande peristilio, presentava al suo centro un bacino ornamentale su cui si innalzava un tempietto probabilmente dedicato a Minerva, alla quale Domiziano era particolarmente devoto; la parte meridionale, disposta su un terrazzamento, si apriva verso una grande esedra, che costituiva la facciata del palazzo, rivolta verso il Circo Massimo.
Lo splendido edificio della Domus Severiana si erge a sud del colle Palatino, ed è stato realizzato tra la fine del II e gli inizi del III secolo, per volontà di Settimio Severo. All’interno della domus, l’imperatore aveva fatto costruire una grande terrazza dotata di un palco imperiale, da cui apprezzare le gare che si tenevano al Circo Massimo. La Domus Severiana ospitava, inoltre, le note Terme Severiane, decorate con preziosi dipinti e maestose colonne e il cosiddetto Settizonio, un monumentale ninfeo realizzato con l’obiettivo di stupire tutti coloro che arrivavano a Roma percorrendo la Via Appia.
Scopri, nella mappa, i luoghi chiave del colle Palatino, per immergerti nell’affascinante storia dell’Antica Roma.
Domus Tiberiana
Domus Augustiana
Domus Severiana
Domus Flavia
Domus Transitoria
In continuità con i lavori iniziati nel 2017, Acea ha rinnovato l’impianto di illuminazione del Colle Palatino. Rimanendo in linea con il concept illuminotecnico originale, tutti i proiettori sono stati sostituiti con apparecchi di ultima generazione a ridotto impatto visivo, progettati su misura. L’intervento garantisce una maggiore resistenza ai fenomeni atmosferici e consente una diminuzione dei consumi elettrici del 15%.
Il nuovo impianto esalta la maestosità del complesso monumentale del Palatino che si affaccia sul Circo Massimo con l’obiettivo di offrire alla città di Roma una visuale rinnovata delle pendici meridionali del colle.
Gli ambienti interni sono illuminati da una luce neutra per lasciare emergere al meglio gli elementi compositivi delle strutture, mentre la profondità degli ambienti è incentivata da una luce più calda.
Gli interventi di ammodernamento e ripristino riguardano l’impianto d’illuminazione della Domus Severiana, dello Stadium, della Domus Augustana, della Domus Flavia e del Pedagogium.
La Domus di Tiberio è illuminata grazie ad un progetto di light architecture che utilizza, per la prima volta, la tecnologia della luce dinamica (tunable white) capace di creare uno scenario inedito con variazioni di colore e intensità che narrano la storia del luogo.
La facciata del palazzo di Tiberio, rivolta verso il Foro Romano, è animata da un'illuminazione LED di ultima generazione, che modula intensità e temperatura del colore, migliorando la resa cromatica e riducendo i consumi energetici.
Il museo Palatino è all’interno del Parco Archeologico del Colosseo ed è stato allestito nell’ex convento delle Monache della Visitazione, costruito nel 1868 sui resti del palazzo di Domiziano.
Il percorso museale è distribuito su due piani: nel pian terreno vengono conservate le strutture originarie delle domus preesistenti e viene narrata la storia del colle Palatino, a partire dalle origini di Roma fino al I secolo, mentre nel primo piano si possono ammirare i reperti dell’epoca di Augusto e i mosaici fatti realizzare da Nerone per la Domus Transitoria.
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