Il museo interattivo sulla storia di Acea

Viaggiare nel tempo attraverso un museo interattivo e digitale 

A settembre 2021, dopo mesi di lavoro il Gruppo Acea inaugura il primo museo dedicato alla sua storia. Con una particolarità: si tratta di un museo digitale e interattivo.

“Con la nascita del MIA – Museo Immersivo Acea possiamo raccontare, attraverso lo storytelling aziendale, come Acea sia da sempre una realtà innovativa, sostenibile e vicina alle esigenze di cittadini e territori.” A parlare è David Ottaviano, Responsabile dell’Unità Archivio Storico del Gruppo Acea e figura guida di questo ambizioso progetto.

“Studiosi e ricercatori ma anche cittadini e curiosi possono immergersi nella storia di Acea e riviverne i momenti più salienti nel modo più realistico possibile.”

La realizzazione del Museo Immersivo Acea nasce da un altro grande progetto: la creazione dell'Archivio Storico . “Abbiamo recuperato, restaurato e digitalizzato migliaia di documenti che oggi sono conservati, censiti e organizzati per data e originatore presso la sede del Bucap a Fiano Romano. Parliamo di un patrimonio storico composto da planimetrie, progetti, filmati e da un archivio fotografico con migliaia di immagini.

Ma come valorizzare un archivio digitale così ricco? “Abbiamo pensato a un museo digitale che, proprio in questo momento storico, sottolinea la vicinanza di Acea alle persone e permette di raggiungere un pubblico più ampio anche fuori dall’Italia.”

Come è stato progettato il Museo Immersivo Acea (MIA) 

Il patrimonio storico del Gruppo Acea non racconta solo la crescita di un’azienda: è una testimonianza concreta di come è cambiata la società nel corso degli anni sotto molteplici aspetti, dalla tecnologia all’urbanistica fino all’evoluzione culturale e sociale.

Non volevamo che il racconto seguisse la classica linea cronologica, perché troppo riduttiva e poco flessibile” spiega David. 

"Da qui la scelta di sviluppare uno storytelling incentrato sui momenti chiave che hanno segnato la crescita e lo sviluppo dell’azienda in oltre 110 anni."

Il risultato sono 12 temi suddivisi in 12 sale virtuali, ciascuna contrassegnata da un titolo che spiega al visitatore il contenuto che lo aspetta all’interno.

Le sale virtuali del museo immersivo 

  1. Municipalizzare il servizio (1908-1912)
  2. Produrre energia (1912-1933)
  3. Assecondare la modernizzazione (1926-1940)
  4. Costruire un nuovo acquedotto (1937-1943)
  5. Sopravvivere ai danni (1943-1949)
  6. Aumentare energia (1950-1962)
  7. Dissetare Roma (1955-1972)
  8. Contribuire al benessere (1960-1973)
  9. Bonificare le periferie (1970-1980)
  10. Evitare sprechi (1974-1990)
  11. Tutelare l’ambiente (1985-1999)
  12. Nel nuovo millennio

Per ogni sala virtuale del museo interattivo sono stati selezionati i materiali e prodotti i contenuti multimediali che i visitatori possono fruire sia in lingua italiana sia in lingua inglese. “È stato un lavoro molto intenso. In questi mesi abbiamo visionato diverse ore di filmati d’epoca e migliaia di immagini dall’archivio fotografico per poi editarli in una forma interattiva e facilmente navigabile dall’utente. Complessivamente al progetto del museo digitale Acea ha lavorato un team multidisciplinare di sceneggiatori, scrittori, web designer, sviluppatori e archivisti oltre alle persone dell’Area Archivio Storico” prosegue David.

Il patrimonio documentale di Acea

35.000
fotografie
454
registri di verbali e delibere
14.000
volumi della biblioteca aziendale
80
filmati storici
2.476
metri lineari di documentazione

Entriamo nel Museo Immersivo Acea 

Collegandosi al sito web del museo digitale, i visitatori vengono accolti da un video introduttivo che ripercorre gli oltre 110 anni di Acea e li conduce nella cosiddetta welcome room. Qui si trovano gli ingressi alle diverse aree del museo interattivo, come il percorso storico attraverso le 12 sale tematiche ma anche i virtual tour 3D e le gallery fotografiche. Il visitatore può passare da una sala all’altra in modo sequenziale o saltare in base ai suoi interessi.
Ma come sono fatte? Le sale sono veri e propri ambienti tridimensionali. Lo storytelling principale è affidato ad una voce narrante che presenta il periodo storico, ma il visitatore può anche muoversi e interagire con i contenuti esposti sulle pareti interattive: documenti e mappe, foto e video, personaggi storici e oggetti 3D corredati da didascalie e audio fruibili con un click. “E poi ci sono gli stargate: varchi per entrare virtualmente nei luoghi in cui sono ambientati gli eventi narrati” spiega ancora David.
 

Un museo digitale che conserva il passato ma guarda al futuro 

“La storia è quanto di più dinamico esista e alimenta sempre nuove opportunità di scoperta” continua David. Per questo il team dell’Area Archivio Storico è già al lavoro con l’obiettivo di creare i nuovi contenuti che il museo digitale ospiterà nel futuro prossimo, come ad esempio riprese video in 3D e possibili percorsi dedicati alle scuole.

Ma soprattutto continua l’attività di ricerca per approfondire e ricostruire i tanti avvenimenti scoperti in questi mesi di lavoro sul patrimonio culturale degli archivi Acea. Perché, come insegna questo progetto, immergersi nella storia è il modo migliore per conoscerla davvero.

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