Il Consorzio di Bonifica Litorale Nord e il Gestore del servizio idrico Acea Ato 2 hanno siglato un protocollo d’intesa che impegna le parti a collaborare sui temi di comune interesse per la tutela e lo sviluppo del territorio, definendo azioni congiunte per incidere sul fronte della sostenibilità e della salvaguardia ambientale, del sostegno alle attività produttive, della prevenzione del dissesto idrogeologico e del rischio idraulico. I punti centrali del documento, firmato dal commissario del Litorale Nord Antonio Marrazzo e dal presidente di Acea Ato 2, Claudio Cosentino, sui quali le parti si sono impegnate a collaborare sono quattro.
Il primo riguarda le procedure per il rilascio del nulla osta idraulico che autorizza le attività di manutenzione delle opere e degli impianti di bonifica.
Il secondo è il completamento della procedura di consegna, già avviata, degli acquedotti rurali di Ostia al Comune di Roma perché, a sua volta, li affidi in gestione ad Acea Ato 2. In particolare si fa riferimento agli impianti di Anello via di Dragona – via della Macchiarella – via del Collettore Secondario – via Capo Due Rami.
Il terzo punto, di grande importanza in termini di benefici per il territorio e per il sistema produttivo, è lo studio della fattibilità del riutilizzo ai fini agricoli delle acque reflue depurate provenienti dal Macrobacino 5 – impianto di depurazione Fregene, Comune di Fiumicino, gestito da Acea Ato 2. Ciò consentirà il recupero delle acque reflue con il duplice scopo di riciclare a fini produttivi una risorsa altrimenti non utilizzata e di migliorare la qualità delle acque superficiali. “Il recupero ai fini irrigui prevede un trattamento depurativo in grado di restituire acqua con standard di qualità elevati, una soluzione estremamente innovativa in linea tra l’altro con le direttive dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti ed Ambiente” ha dichiarato il Presidente di Acea Ato 2 Claudio Cosentino. “Le parti – spiega Andrea Renna, direttore generale del Consorzio – condividono l’importanza, per esigenze di eco-sostenibilità e produttive, di introdurre il riuso delle acque depurate per far fronte al crescente fabbisogno di acqua necessaria allo sviluppo urbano e alle attività agricole minacciate dai mutamenti del clima e dal ripetersi dei fenomeni siccitosi”.
Il quarto punto prevede le attività di aggiornamento delle convenzioni già in essere tra le parti per adeguare il sistema di pagamento al mutamento del territorio urbano. “Si tratta – conclude Renna – di misure amministrative, tecniche e finanziarie finalizzate alla tutela e al presidio del territorio sia in termini di economia sia di gestione di opere e impianti utili alla prevenzione del rischio idraulico e del dissesto idrogeologico”.
Litorale Nord e Acea Ato 2 si sono impegnati anche a collaborare all’analisi delle problematiche tecniche riconducibili alla gestione delle reti fognarie e dei depuratori. Una sinergia a tutto tondo che Renna, in qualità di direttore di Anbi Lazio, “auspica anche negli altri territori laziali”.
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