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L’acqua distribuita nella Città di Benevento proveniente dai pozzi di Pezzapiana è sottoposta da più anni a continui controlli settimanali, in questo periodo anche giornalieri, sia da parte di Gesesa che da parte degli Organi di controllo come Arpac e Asl. Gli ultimi controlli sono stati effettuati nella giornata di ieri. Le analisi per Gesesa vengono svolte da un laboratorio terzo certificato ACCREDIA, l’Ente Unico nazionale di accreditamento designato dal governo italiano, in applicazione del Regolamento europeo 765/2008, che attesta la competenza, l’indipendenza e l’imparzialità. I risultati dimostrano che l’acqua distribuita è ampiamente rientrante in tutti i parametri di potabilità: può essere utilizzata per lavarsi, per cucinare e può essere bevuta. Quanto successo nei giorni del 17/18/19 novembre, seppur a seguito di gravi disagi arrecati ai cittadini, testimonia la capillarità del sistema di controllo e di prevenzione. Nella sera di lunedì 5 dicembre Gesesa ha trasmesso al Comune di Benevento tutti i prelievi effettuati a decorrere dal 1 gennaio 2020 all’attualità: tre anni circa di analisi ininterrotte con diverse centinaia di campionamenti, tra analisi dirette ai pozzi e analisi ai fontanini, tutte sempre con valori rientranti ampiamente nella soglia di potabilità. A tale proposito e ad ulteriore conferma, si ritiene utile richiamare un passaggio significativo del comunicato stampa della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, datato 16 febbraio 2021, emesso a seguito delle indagini svolte in merito alla presenza di tetracloroetilene nei pozzi di Pezzapiana e di Campo Mazzoni e della conseguente richiesta di archiviazione formulata: “Per la potabilità dell'acqua i due consulenti accertavano che:
In conclusione, l’acqua destinata la consumo umano di parte della cittadinanza di Benevento, prelevata dal pozzo campo Mazzone n. 2, risultava contaminata di tetracloroetilene, essendo la sua concentrazione superiore limiti di soglia di contaminazione previsti per l’inquinamento ambientale, ma allo stesso tempo era presente in una concentrazione tale da farla rientrare comunque nei limiti previsti dalla potabilità, quindi idonea al consumo umano”.
Ricordiamo che stesso Gesesa arrivò successivamente alla chiusura dei pozzi di Campo Mazzoni nel marzo 2021, a seguito del fitto programma di analisi interne in autocontrollo.
Gesesa, inoltre, negli ultimi giorni, ha incontrato associazioni di consumatori e comitati di quartiere, anche aprendo le porte della propria sede nella massima trasparenza, ha fornito meticolose spiegazioni ed ha mostrato certificati di analisi e dati, non solo dei giorni sopraindicati ma anche di molti mesi addietro. Gesesa non ha alcun interesse a non comunicare eventuali dati anomali o a distribuire acqua non assolutamente sicura. La tutela dei Cittadini viene sempre prima di tutto. Inoltre, per migliorare ancora di più la sicurezza della risorsa e per abbattere, del 90% circa, alcuni composti presenti nella risorsa idrica, tra cui il tetracloroetilene, il Comune di Benevento, l’Ente Idrico Campano e la Regione Campania stanno portando avanti l’iter per la realizzazione di un moderno impianto di filtrazione a carboni attivi ideato e progettato da Gesesa a partire già dal giugno 2021. Allo stato la Città di Benevento non può fare a meno dell’acqua proveniente dai pozzi di Pezzapiana in quanto quella proveniente dal Biferno non è sufficiente per alimentare tutta la Città L’acqua del Biferno, prima di arrivare al serbatoio terminale, posto nella parte alta della Città, attraverso alcuni partitori posti lungo il percorso della condotta viene distribuita anche nella zona bassa, dove viene miscelata a quella proveniente da Pezzapiana. Gesesa respinge con forza la fantomatica suddivisione tra cittadini di serie A e di serie B, ribadendo con decisione di prestare, per quanto gli compete, la massima attenzione a tutte le zone della Città. La Regione Campania, inoltre, come di recente annunciato, ha avviato un approfondimento per verificare la possibilità di collegare i pozzi di Solopaca direttamente alla Città di Benevento, in modo da fornire una fonte aggiuntiva ed alternativa ai Pozzi di Pezzapiana e al Biferno. Allo stato quindi la Città non può fare a meno dei pozzi di Pezzapiana che, pertanto, non possono essere chiusi sulla base di prese di posizione disancorate dal dato normativo che non possono essere assunte da chi ha la responsabilità di gestire un servizio di pubblica utilità. Il Comune di Benevento sta portando avanti il piano di caratterizzazione per studiare la falda acquifera di Pezzapiana e per comprendere, ed eventualmente rimuovere, le possibili cause di contaminazione da tetracloroetilene che comunque, ribadiamo ancora una volta, allo stato non incidono sulla potabilità dell’acqua distribuita. Gesesa non ha alcun interesse a difendere a tutti i costi la potabilità dell’acqua dei pozzi di Pezzapiana, come dimostra quanto accaduto con la chiusura di Campo Mazzoni a marzo 2021, bensì ha semplicemente interesse a raccontare la verità ai Cittadini, così come ha il dovere di distribuire tale risorsa idrica al cospetto del dato inconfutabile di sicurezza e potabilità. Gesesa chiede rispetto per la professionalità e per il quotidiano e scrupoloso impegno di tutti i suoi dipendenti; proseguirà con scrupolo nella propria attività ed in assenza di novità significative proveniente dagli Organi di controllo preposti o dagli Enti competenti, non ritornerà più su tale argomento. I Cittadini di Benevento possono stare tranquilli. L’acqua distribuita IN TUTTA la città di Benevento è controllata e sicura, come è controllata e sicura l’acqua distribuita in tutti i comuni il cui servizio idrico è gestito da Gesesa.
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