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Questo pomeriggio sullo sfondo di piazza XXII Giugno nel Comune di Ponte, è stata inaugurata l’antica Fontana Storica.
Presenti all’evento il sindaco di Ponte Marcangelo Fusco, il presidente della Provincia Nino Lombardi, il sindaco di Casalduni Pasquale Iacovella, il sindaco di Paupisi Antonio Coletta, il parroco di Ponte Don Alfonso Calvano, il coordinatore del Distretto Sannita EIC Pompilio Forgione, il presidente di Gesesa Domenico Russo con la consigliera del CdA di Gesesa Amina Ingaldi e l’amministratore delegato di Gesesa Salvatore Rubbo.
Dopo gli interventi istituzionali, lo storico locale Giuseppe Corbo, ha ripercorso la storia della fontana attraverso illustrazioni fotografiche e immagini che vanno dalla sua costruzione fino alla ricollocazione nella piazza comunale dove era stata posizionata agli inizi del Novecento.
La ricostruzione è avvenuta con il recupero dei pezzi originari e ben conservati grazie ad alcuni cittadini, il progetto invece è stato curato dall’architetto Giovanni Calabrese che ha saputo coniugare lo stile dell’antica fontana con un prospetto moderno, nel rispetto del contesto della piazza dove questa è stata ricollocata.
Emozionante la scoperta della fontana da parte di alcuni bambini pontesi e la benedizione da parte del parroco don Alfonso Calvano. Subito dopo si sono esibiti attorno al monumento il gruppo Folk “Fontana Vecchia” e i “Maitenate”, un gruppo di giovani che ha ripreso la tradizione degli stornelli che si cantavano la notte di Capodanno entrambi di Casalduni, Comune che insieme a Paupisi, è stato legato storicamente a Ponte.
Un vivo ringraziamento va alla Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti e paesaggio per le provincie di Benevento e Caserta, diretta dall’arch. Gennaro Leva, ed in particolare alla dottoressa Paola Coniglio, che ha autorizzato il procedimento di ricomposizione della fontana e ha seguito i lavori col supporto tecnico-scientifico.
“Se siamo qui oggi è perché circa cinque anni all’indomani dell’elezioni della mia amministrazione – dichiara il sindaco di Ponte Marcangelo Fusco – facemmo una promessa: al posto dei festeggiamenti di rito, volemmo investire quel denaro nel recupero e nella ricostruzione della fontana monumentale nella piazza storica di Ponte. Perché recuperare quella fontana e non un altro monumento o simbolo della nostra storia? “.
“Da che mondo è mondo, - ha continuato il sindaco Fusco- dove c’è acqua c’è vita. Una sorgente, un fiume, un pozzo, una fontana hanno sempre favorito nel corso dei millenni il progressivo evolversi dell’uomo e delle civiltà. L’acqua ha potuto consentire la nascita delle società. È per questo che volendo recuperare e rifondare l’identità di questa comunità c’era bisogno non solo di un simbolo forte, di una presenza concreta, tangibile, sempre disponibile e fruibile per i cittadini, un omaggio al nostro passato e dono per il futuro che fosse proprio lì, nello stesso luogo che la vide nascere a beneficio di quello che era allora Ponte, augurandoci che anche questa volta possa contribuire alla rinascita del nostro paese””
“Sono molto fiero del lavoro fatto per realizzare questa meravigliosa fontana -ha affermato l’Amministratore Delegato di Gesesa Salvatore Rubbo –. Quando siamo partiti con questo progetto, raccogliendo un desiderio del sindaco non pensavamo che in tempi così brevi si sarebbe potuto realizzare. Particolare valore assume questa fontana, visto il lavoro di recupero che è stato fatto di alcune parti appartenenti a quella originaria. Per il Gruppo Acea e per Gesesa quest’attività di riscoperta fa parte della tradizione e quindi della cultura dei territori che gestiamo e che abbiamo sempre inteso valorizzare. Un grazie va all’Architetto che ha realizzato il progetto Giovanni Calabrese e a tutto il gruppo di lavoro: DpA Marmi di Colle Sannita e E.P. Pavimentazioni di Dugenta.”

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