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Acea Ato 5 informa

Il Servizio idrico integrato è tra i servizi essenziali la cui continuità deve essere sempre garantita
Riviste le priorità di intervento, dando spazio alle attività necessarie e indispensabili


Sempre vicina alle famiglie e alle imprese. Ancor di più, in questo particolare momento, Acea Ato 5 è accanto ai propri utenti, mettendo in campo misure eccezionali per venire incontro ad ogni difficoltà che possa insorgere.

Le donne e gli uomini di Acea Ato 5 sono ogni giorno al lavoro per garantire le fornitura idrica a tutti i cittadini, in un territorio vasto, composto da 86 Comuni per una popolazione servita di circa 450.000 persone.

L’Azienda ringrazia tutti i propri dipendenti per l’impegno sempre messo in campo e ancora di più in questi difficili giorni e ricorda che il Servizio idrico integrato è tra quelli essenziali la cui continuità deve essere sempre garantita anche e soprattutto in questa difficile fase di emergenza sanitaria da Covid 19.

In questo periodo complesso l’Acea Ato 5 ha attuato fin dal primo momento una serie di azioni preventive affinché l’espletamento delle attività essenziali, connesse al funzionamento del SII, fossero assicurate nel pieno rispetto delle normative vigenti e della salute degli utenti e dei propri dipendenti.
In tale contesto ha provveduto a rivedere le priorità di intervento, dando spazio prevalentemente alle attività necessarie e indispensabili, finalizzate prevalentemente alla continuità dell’erogazione idrica ed all’ammodernamento delle infrastrutture gestite.

Sono state garantite le manutenzioni urgenti e non differibili e, attraverso un costante e continuo monitoraggio delle infrastrutture gestite, sono stati programmati i necessari interventi per evitare ogni improvvisa interruzione e per migliorare la gestione in vista del prossimo periodo estivo.

Nel solo mese di marzo scorso, Acea Ato 5 ha portato a termine oltre 16.000 interventi su tutto il territorio ricompreso nella propria gestione: 7.727 sono stati gli interventi realizzati con proprio personale, 8.419 quelli gestiti tramite appalto.

Si è trattato di lavori non rinviabili e la cui mancata esecuzione avrebbe potuto compromettere la continuità del servizio o i livelli di qualità richiesti: interventi di riparazione su rete di adduzione e di distribuzione, ricerca di perdite occulte, sopralluoghi a seguito di segnalazione di guasto, attivazione di nuove forniture idriche, interventi di tipo elettromeccanico tesi a scongiurare il fermo degli impianti idrici, rifornimenti con acqua potabile durante le manutenzioni e/o in caso di temporanei disservizi, interventi di autospurgo sulle reti fognarie, sostituzione di contatori idrici vetusti, costanti campionamenti di fonti e sorgenti per verificare e monitorare la potabilità dell’acqua erogata, e molto altro ancora.

Per gli interventi più importanti - ben oltre una trentina nel solo mese di marzo - che maggiormente avrebbero impattato sull’utenza, il “fuori servizio” programmato è stato preventivamente comunicato alle amministrazioni comunali interessate e all’utenza tramite appositi avvisi sul sito aziendale o anche sugli organi di informazione quando maggiore era la popolazione interessata. Si è così potuto prevenire, con poche ore di sospensione del servizio - indispensabili per consentire i lavori di manutenzione -, interruzioni o guasti ben più penalizzanti per l’utenza, soprattutto in questa fase in cui tante persone sono costrette in casa.
 

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