Acea Ato 5 informa

Il servizio idrico integrato (acquedotto, fognature e depurazione) è gestito a livello di Ambito territoriale ottimale (in sigla Ato). In sostanza l’Ato è l’area geografica, individuata dalla Regione, entro cui vi è unicità di bacino o sub-bacino idrografico e unità della gestione, Inoltre, le dimensioni dell’Ato debbono risultare adeguate sulla base di parametri fisici, demografici e tecnici predefiniti dalla normativa. A tutti i Comuni ricompresi in tale Ambito è fatto obbligo dalla legge di partecipare alla gestione unica del servizio idrico.

L’Ato 5 “Lazio Meridionale” di Frosinone (quello che ricomprende la maggior parte del nostro territorio) è composto da 86 Comuni (85 della Ciociaria e uno, quello di Campodimele, della provincia di Latina).

Ogni Ato ha un suo “governo” a cui prendono parte le Province e i Comuni ricadenti nell’Ambito. La forma e il funzionamento di tale governo dipende dalla forma di collaborazione che gli stessi Comuni hanno scelto quando di sono messi assieme per gestire l’Ato.
L’Ato 5 di Frosinone nasce dalla sottoscrizione, nel 1996, da parte di tutti centri interessati di una convenzione di cooperazione che affida alla Provincia di Frosinone la presidenza dell’Ente che governa l'ambito (detto “Ega” o anche “Autorità d’ambito” scritto anche “A. Ato”).

Gli ‘organi’ dell’ente di governo sono essenzialmente tre: il Presidente (carica che spetta al presidente della provincia di Frosinone); la Consulta dei sindaci (composta da 7 sindaci eletti dai loro colleghi e con compiti di ausilio e consultazione al presidente - il Comune capoluogo ne è componente di diritto) e la Conferenza dei sindaci (composta da tutti i sindaci dei Comuni ricadenti nell’Ato, chiamata a volte anche ‘Assemblea dei sindaci’). Le riunioni si tengono presso la sede dell'Amministrazione provinciale. E’ prevista poi una struttura tecnico-amministrativa, preposta alla vigilanza e al controllo sulla gestione del servizio idrico, denominata Segreteria tecnico-operativa (Sto) formata da tecnici e personale degli enti coinvolti.

L’Ente di governo dell’ambito decide quale ‘strumento’ utilizzare la per gestione del servizio idrico tra le formule ammesse dalla legge: l’Ato 5 di Frosinone ha optato nel 2001 per l’affidamento a terzi tramite gara. L’appalto, di durata trentennale, è stato assegnato nel 2003 alla società Acea Ato 5 Spa, attuale Gestore idrico, legato all’Ente d’ambito da una articolata convenzione di servizio che, anche attraverso un Disciplinare tecnico, detta le regole per la gestione di acquedotti, fognature e depurazione.

Altri compiti precipui dell’Ente d’ambito sono la predisposizione dei vari piani necessari alla gestione del servizio come il programma degli interventi e il piano economico-finanziario.

E’ l’Ente di governo, costituito dai sindaci, a predisporre le tariffe e gli adeguamenti periodici. Lo fa applicando il metodo tariffario stabilito dall’Autorità nazionale del settore (ora denominata Arera: Autorità per la regolazione energia reti e ambiente). Le tariffe approntate dall’Ente d’ambito si applicano da subito anche se l’approvazione definitiva è demandata all’Arera e, in caso di modifiche da parte di tale Authority, la differenza si gestisce come conguaglio.

Il Gestore idrico svolge il ruolo di ‘idraulico’ delle nostre reti, ne cura la manutenzione e realizza i lavori (investimenti programmati dall’Ente d’ambito) per rendere il servizio più efficace e efficiente. Tutti i costi sostenuti passano per la bolletta secondo il meccanismo per cui la tariffa applicata deve garantire il recupero di tutte le spese (costi operativi e investimenti).
 

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