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Van Gogh a Roma

8 ottobre 2022 - 7 maggio 2023 Palazzo Bonaparte

La mostra dedicata a Van Gogh a Palazzo Bonaparte di Roma

Palazzo Bonaparte, emblema dell’epoca barocca, ospita la mostra dedicata a Vincent Van Gogh, uno degli appuntamenti artistici più attesi a Roma.
L’esposizione dedicata al pittore olandese, grazie al sostegno di Acea e grazie alla preziosa collaborazione con il museo Kroller Muller di Otterlo in Olanda, ospita le opere più celebri di Vincent Van Gogh e ricostruisce gli eventi personali e artistici della vita dell'artista, celebrandone la sua grandezza.

Le opere più celebri di Van Gogh in mostra

Un’occasione unica per ammirare, a 170 anni dalla sua nascita, le numerose testimonianze biografiche e i 60 dipinti di Vincent Van Gogh, tra i quali figurano capolavori come:  l’Autoritratto, Il Seminatore, I mangiatori di patate, Tronchi d’albero nell’erba, Interno di un ristorante, Salici al tramonto, L’amante (Ritratto del Tenente Milliet), Ragazza nel bosco, Campo di grano sotto il cielo nuvolo, I covoni e alcune celebri nature morte.

Le opere esposte ripercorrono le tappe principali della vita dell’artista, a partire dal soggiorno olandese, a quello parigino, per passare ad Arles fino a St. Remy e Auvers-Sur-Oise. Ogni tela si distingue per la ricerca del colore e la scelta dei soggetti mantenendo però un fil rouge in tutte le opere: un intenso rapporto con la verità del mondo che si esprime a pieno nel famoso Autoritratto, dove i rapidi colpi di pennello stanno a significare un’idea di sé fortemente complessa e tumultuosa.

Vincent Van Gogh: la biografia

Vincent Van Gogh nasce il 30 marzo 1853 in Olanda, e nella sua breve vita, che si conclude a 37 anni, produce un numero rilevante di opere dallo stile inconfondibile che attuano una profonda rivoluzione nella cultura artistica europea, lasciando il suo nome impresso tra quelli dei più celebri pittori di tutte le epoche.
Lo stile di Van Gogh, difficile da associare ad un movimento o una corrente artistica, dato il suo approccio profondamente solitario e ribelle, si potrebbe definire post-impressionista.
Dalle nature morte ai ritratti degli operai e contadini intenti nel duro lavoro, fino alle vedute di città e gli autoritratti, l’artista si lascia influenzare dalle atmosfere dei luoghi in cui vive fondendo realtà ed emozioni nelle sue opere. 

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