Realtà virtuale: l’ultima frontiera dei corsi di formazione

Quando Jack Sully entrava nel suo Avatar per vivere esperienze reali sul pianeta Pandora, mentre il suo corpo addormentato era disteso in una capsula, in pochi pensavano che 10 anni dopo una tecnologia simile sarebbe stata alla porta di tutti.
Per chi ancora non la conoscesse, la realtà virtuale (VR in inglese) è una tecnologia che permette la simulazione di situazioni realistiche in tempo reale e di interagire con gli oggetti e le persone in esse presenti.
Anche se oggi capita spesso di vederla presentata in fiere e congressi, soprattutto quelli dedicati al mondo dei videogiochi, le possibilità di applicazione della realtà virtuale sono infinite. 

L’interesse suscitato in azienda dalla tecnologia VR ci ha subito spinto a trovare un campo di applicazione più vicino alle nostre esigenze. Così quando ci siamo confrontati con il team Formazione si sono subito aperte opportunità.

Antonio Scarnera, team Innovation Acea

In Acea la VR è stata introdotta grazie alla collaborazione con Start Smart, una giovane start-up italiana. “Facendo un piccolo passo indietro, il primo lavoro con Acea ha riguardato lo sviluppo di un game per presentare l’azienda e i suoi business in occasione dei Recruiting Day” afferma Cristiano Maci, co-founder e CTO di Start Smart.
I Recruiting Day sono specifiche giornate di selezione per figure junior durante le quali i candidati sono coinvolti in dinamiche di gruppo per valutare le loro competenze relazionali e gestionali, colloqui individuali ed esperienze immersive per entrare in contatto con l’azienda nel modo più veloce e coinvolgente possibile.

Acea è una delle prime aziende, nel panorama italiano, a utilizzare un’applicazione di realtà virtuale integrata ai percorsi formativi tecnico operativi già in uso. In alcuni casi è possibile formare le nostre persone solo a livello teorico perché non è possibile riprodurre determinate situazioni, soprattutto quelle più complesse, in modo realistico. Con la VR è possibile formare le persone in maniera reiterata e ripetitiva per insegnare loro come gestire ogni situazione semplicemente allestendo una postazione all’interno di una stanza. 

Questa tecnologia facilita l’organizzazione dei corsi, favorisce l’apprendimento e rende la formazione veloce, coinvolgente ed efficace.
Così è nata l’applicazione di realtà virtuale per la formazione degli operatori negli spazi confinati.

“Abbiamo proposto il progetto ai colleghi di Acea Ato 2, che da subito hanno mostrato entusiasmo” racconta Antonio. “Insieme al team di Start Smart abbiamo analizzato in dettaglio i contenuti e le modalità di formazione attualmente in essere e abbiamo studiato come riprodurli attraverso la realtà virtuale.”
Il primo risultato è stata la sceneggiatura: come in un film o in un videogioco è stata scritta una storia che contemplasse lo svolgimento di tutte le operazioni e procedure standard che un operatore deve eseguire negli spazi confinati. “In più abbiamo aggiunto delle situazioni complesse, proprio per testare le capacità dell’operatore” continua Cristiano. Poi si è passati all’elaborazione grafica per riprodurre i luoghi nei minimi dettagli e infine al coding per realizzare il software alla base dell’applicazione.

Le esercitazioni in VR fanno parte della formazione Acea da dicembre 2019. Gli operatori di Acea Ato 2 hanno indossato in aula il visore Oculus Rift S, collegato a un pc su cui è installato il software, e tramite la realtà immersiva sono entrati nelle condotte fognarie “virtuali” per esercitarsi nello svolgimento delle diverse procedure simulando ogni livello di difficoltà.

Questa esperienza può essere vissuta in due modalità: una guidata, in cui la persona esegue le operazioni in ordine e modalità predefinite e una libera, in cui la persona decide in autonomia cosa fare per poi ricevere un report finale sulla sua performance.

Acea è a lavoro per estendere questa modalità di formazione verso nuovi fronti di applicazione. La formazione in VR è stata estesa anche ad Areti, dove viene eseguita in parallelo alla formazione sul simulatore, cioè a rotazione mentre una squadra opera sul simulatore, altri si avvicendano nella formazione in VR. Lo scopo è fare in modo che la VR sia il più possibile vicina al caso reale e semplificare così il processo di formazione dei neoassunti.

Dal 2022 è in avvio lo sviluppo della simulazione di manovre in combinazione tra Sala Operativa ed Operatore in Cabina Secondaria con lo scopo di simulare operazioni di manovra sulla rete altrimenti non eseguibili. L’obiettivo futuro sarà quello di rappresentare casi di studio realmente avvenuti, con la gestione della emergenza conseguente.

La formazione con la realtà aumentata in Acea

2
mesi per lo sviluppo del pilota
20
minuti di durata media per ogni sessione
2
modalità formative

Lo sviluppo dell’applicazione ha richiesto circa 2 mesi di lavoro a cui è seguito un periodo più lungo dedicato al test e al rework, per realizzare un prodotto customizzato e su misura per le esigenze formative dell’azienda. Un processo a cui hanno partecipato anche i formatori Acea che con i loro suggerimenti hanno contribuito a perfezionare l’applicazione.

La risposta alle sessioni formative è entusiastica. Tutti i partecipanti giudicano positivamente questa esperienza, dichiarando che la realtà virtuale permette di apprendere più facilmente e ricordare molto meglio la procedura esatta da eseguire.

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