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Acea Ato 5 informa

Scadenza del termine il prossimo 31 marzo, poi bisognerà pagare anche parte del pregresso.
L’emersione degli irregolari è un vantaggio anche per chi paga sempre le bollette.

Sessanta giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione con Acea Ato 5 ed evitare così di doversi far carico di consumi pregressi, maggiori somme e penali dovuti per gli allacci abusivi, secondo quanto previsto dal Regolamento d’utenza e dagli altri atti concessori.

Il prossimo 31 marzo, infatti, scadrà il termine stabilito dall’apposito protocollo sottoscritto, alla presenza del Garante regionale del Servizio idrico integrato, tra Acea Ato 5, Autorità d’Ambito e Organismo di tutela dei consumatori.
Tale accordo consente a quanti, pur usufruendo dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione non sono correttamente censiti, di regolarizzare la propria posizione, producendo tutta la documentazione necessaria, sottoscrivendo un regolare contratto e pagando solo gli oneri per una nuova fornitura (per un’utenza domestico residenziale il costo è di circa 100 euro).

Dopo tale data, sarà ancora possibile mettersi in regola volontariamente, ma sarà necessario versare anche una somma aggiuntiva, sempre oltre agli oneri previsti per una nuova fornitura, pari: a un terzo del consumo medio annuo stimato per la propria tipologia d’utenza (purché ci si regolarizzi entro il 30 giugno 2020) o pari a un terzo del consumo medio annuo stimato per la propria tipologia d’utenza per ogni annualità d’abuso fino a massimo 5 annualità (se ci si regolarizza dopo il 30 giugno ma entro il 31 dicembre 2020).

Potranno usufruire dell’incentivo all’emersione dall’abusivismo solo coloro che, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, volontariamente regolarizzeranno la propria posizione contrattuale, recandosi presso gli sportelli commerciali di Frosinone (via Aldo Moro, 415) o Cassino (via Giacomo Leopardi, 32)

Va evidenziato come la moratoria rappresenti un vantaggio, oltre per chi non è in regola, anche per tutti gli altri utenti. E questo perché la contabilizzazione dei metri cubi d’acqua finora sottratti senza corrispondere il dovuto consentirà, in prospettiva, un abbassamento delle tariffe poiché, al riparto dei costi sostenuti per il servizio su maggiori volumi fatturati, corrisponde l’abbassamento della tariffa idrica da applicare in futuro.
E’ la formula, sempre valida, del “pagare tutti per pagare meno”.

Del resto, Acea Ato 5, gestore del servizio idrico integrato, ha già avviato e sta proseguendo in questi mesi un’azione di contrasto all’abusivismo mediante verifiche e controlli sulle reti di tutti i Comuni gestiti, proprio al fine di individuare forniture, allacci fognari o scarichi non censiti.
Le situazioni di irregolarità che emergeranno da tali verifiche comporteranno direttamente gli addebiti delle penali e dei costi a carico dei responsabili e l’avvio delle azioni previste dal Regolamento di utenza e dagli altri atti concessori del servizio, oltre all’immediata interruzione dell’allaccio o della fornitura abusivi.

Chi non è in regola ha quindi tutto l’interesse, in questa fase, a mettere a posto la propria posizione: sia perché con i controlli in atto rischia, alla fine, di dover far fronte al pagamento di penali e maggiori somme, ritrovandosi inoltre senza servizio; sia perché, con l’assunzione di un comportamento che promuove l’eticità, la legalità e la correttezza dei rapporti, contribuirà anche a favorire una più razionale e corretta ripartizione dei costi, con un abbassamento in prospettiva della tariffa idrica.

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